.Licenziamento dirigente
Di seguito potrai conoscere gli estremi che caratterizzano il licenziamento di un dirigente per soppressione della posizione lavorativa e quali diritti comportano.
Tra i vari profili professionali esistenti all’interno dell’ambiente lavorativo, il dirigente rappresenta una categoria a sé stante, soprattutto quando si tratta di licenziamento. Dai normali lavoratori subordinati il dirigente si distingue per una serie di connotati che ne rendono la posizione particolare e distinta. In particolare, il diritto del lavoro riconosce al datore di lavoro un’ampia possibilità di procedere al licenziamento del dirigente, offrendo così una maggiore discrezionalità rispetto alle altre categorie di dipendenti.
La legge prevede due possibili tipologie di licenziamento di queste figure. Da un lato, il licenziamento per giusta causa si verifica quando il dirigente adotta comportamenti disciplinarmente rilevanti così gravi da impedire la continuazione del rapporto di lavoro. Dall’altro lato, il licenziamento per giustificato motivo può derivare sia da comportamenti inadeguati del dirigente, sia da ragioni oggettive legate alle esigenze aziendali, come ad esempio una riorganizzazione della struttura aziendale.
Licenziamento per soppressione della posizione lavorativa: il caso del dirigente del Terziario Distribuzione e Servizi
Un caso pratico illuminante a riguardo è quello di un dirigente del settore Terziario Distribuzione e Servizi, incaricato delle mansioni di Direttore Amministrazione e Finanza, che nel giugno 2013 venne licenziato per soppressione della posizione lavorativa. La società datrice di lavoro, in crisi economica, decise di riorganizzare la propria struttura sopprimendo la posizione del dirigente e ridistribuendo le sue funzioni tra l’Amministratore Delegato e altri membri del personale. Nonostante il dirigente impugnasse il licenziamento contestando l’esistenza della crisi aziendale e sottolineando una serie di contraddizioni tra le azioni del datore di lavoro e il successivo licenziamento, sia il Tribunale di Milano che la Corte d’Appello confermarono la legittimità del licenziamento.
Non accontentandosi della decisione della Corte d’Appello, il dirigente propose ricorso alla Corte di Cassazione, rimarcando una serie di errori nel processo motivazionale della sentenza. Nella sentenza n. 87 del 4 gennaio 2019, la Cassazione accolse il ricorso del dirigente e annullò la sentenza della Corte d’Appello di Milano, riscontrando effettivamente gli errori segnalati dal ricorrente. Le critiche della Corte di Cassazione furono fortemente concentrate sulla sentenza della Corte d’Appello, che ritenne il licenziamento legittimo in base alla documentazione presentata, senza svolgere alcuna istruttoria e insistendo sul fatto che il ricorrente non avesse contestato la motivazione addotta dalla società a giustificazione del licenziamento. A tal proposito, la Cassazione riportò più volte l’importanza della nozione di giustificazione del licenziamento del dirigente, intesa come assenza di arbitrarietà e pretestuosità del provvedimento datoriale.
Il licenziamento del dirigente per soppressione posizione, quando è legittimo?
La soppressione della posizione lavorativa del dirigente, se legittima, può costituire una ragione sufficiente per un licenziamento. Come sottolineato dalla Corte di Cassazione, non è obbligatorio che l’azienda si trovi in una situazione di crisi. Tuttavia, è necessario che la soppressione del posto e la conseguente riorganizzazione aziendale siano reali, effettive, non pretestuose e conformi ai principi di buona fede. Di conseguenza, il licenziamento del dirigente per soppressione della posizione potrà essere considerato legittimo anche se il riassetto organizzativo prevede un risparmio di spesa attraverso la distribuzione delle mansioni del dirigente a altri lavoratori, inclusi quelli assunti successivamente con la qualifica di quadro.
In che modo ricevere aiuto dallo studio legale di un esperto in diritto del lavoro
L’impiego di uno studio legale esperto in diritto del lavoro può fare la differenza nel caso di un dirigente che si trovi di fronte a un licenziamento per soppressione della posizione. Questi professionisti, infatti, possiedono la competenza e l’esperienza necessarie per affrontare e gestire casi di questo tipo, supportando il dirigente in tutte le fasi del processo. Dato che il licenziamento di un dirigente comporta spesso questioni complesse, lo studio legale sarà in grado di interpretare la legge in modo preciso, offrendo un’analisi dettagliata delle regolamentazioni applicabili e dei diritti del dirigente. Solo un avvocato esperto di diritto del lavoro sarà in grado di interpretare tutte le sfaccettature legali, incluse quelle meno ovvie.
Licenziamento dirigente giustificato motivo oggettivo
Ogni situazione di licenziamento presenta dettagli specifici che possono fare la differenza quando si tratta di decretare la sua legittimità. Un professionista del diritto del lavoro avrà l’esperienza e la competenza per analizzare attentamente le circostanze di ciascun caso, valutando se il licenziamento sia stato condotto correttamente e se siano state violate delle normative. Nel caso in cui il licenziamento debba essere contestato, lo studio legale fornirà assistenza legale al dirigente durante il processo legale. L’avvocato rappresenterà il dirigente in tribunale, presentando le prove e gli argomenti necessari a contestare il licenziamento.
In alcuni casi, può essere opportuno per il dirigente risolvere la questione attraverso un accordo con la società che l’ha licenziato. In queste situazioni, lo studio legale può negoziare a nome del dirigente, cercando di ottenere il miglior risarcimento possibile. Affrontare un licenziamento può essere un’esperienza stressante e le conseguenze possono avere un impatto significativo sulla vita personale e professionale di un individuo. In questi momenti, la consulenza di uno studio legale esperto può offrire rassicurazione e supporto, oltre che assistenza legale.
In conclusione, l’importanza di un avvocato esperto in diritto del lavoro è fondamentale per un dirigente che si trovi ad affrontare un licenziamento. L’assistenza di un professionista del diritto del lavoro può fare la differenza tra una gestione efficace ed efficiente della situazione e un risultato meno favorevole.