.Redazione contratto collettivo aziendale
La redazione contratto aziendale è una delle fasi principali per la gestione dei rapporti tra l’azienda e la forza lavoro. Una stesura corretta a norma di legge permetterà di evitare possibili controversie
l contratto collettivo aziendale viene stipulato dal datore di lavoro e dai rappresentanti dei lavoratori, generalmente per integrare il Ccnl. Nonostante dubbi sulla sua applicabilità a tutti i dipendenti, è stato riconosciuto come efficace. L’efficacia soggettiva dei contratti è stata disciplinata nel T.U sulla rappresentanza del 2014. Aumenti retributivi ed efficienza lavorativa sono i fulcri di questi contratti.
Contratto collettivo aziendale, cosa dice la legge?
Il rapporto tra legge e contratto collettivo aziendale è di natura gerarchica: la legge non può essere derogata in senso peggiorativo dal contratto aziendale. La deroga è possibile soltanto con la previsione di un trattamento maggiormente favorevole per i lavoratori.
Rapporto tra contratti collettivi aziendali e CCNL di categoria
Il contratto collettivo aziendale può prevedere condizioni migliori o peggiori rispetto al Ccnl. In caso di migliorie, non ci sono problemi, a meno che non esista divieto nel Ccnl. Se le condizioni sono peggiorative, il quadro è più complicato. Inizialmente, la norma cronologica stabiliva la prevalenza del contratto aziendale su quello di categoria preesistente. Poi, la giurisprudenza ha imposto il criterio di specialità, per cui il contratto aziendale è prevalente per la sua vicinanza alla situazione concreta. In seguito, è entrato in gioco il criterio di competenza: un contratto aziendale peggiorativo è legittimo solo su materie già categorizzate dal Ccnl. Questo presupponendo un sistema basato su due livelli, in cui il Ccnl delega al contratto aziendale la regolamentazione di specifiche questioni per evitare conflitti. Questa regolamentazione ha subito modifiche nel corso degli anni. Limiti e procedure devono essere stabiliti dai Ccnl, o i contratti aziendali possono derogarvi solo con l’accordo delle RSU e sindacati firmatari dell’accordo interconfederale. Devono rispettare limiti fissati nei Ccnl, oppure ottenere consenso dai rappresentanti dei lavoratori. Grazie all’intervento legislativo, è possibile la discrepanza rispetto ai Ccnl, incentivando il ruolo del contratto aziendale senza limitazioni. Nonostante ciò, i sindacati difendono la centralità del Ccnl, riconoscendo l’importanza della contrattazione aziendale solo per promuovere trattamenti migliorativi.
Un avvocato del lavoro può essere determinante nella redazione di un contratto aziendale. Questo perché ha la capacità di interpretare e applicare le norme legali e sindacali, garantendo che le condizioni stipulate rispettino la legge e i CCNL. Un avvocato giuslavorista può anche aiutare a prevenire possibili contenziosi, grazie alla sua capacità di anticipare le problematiche. Infine, può assistere nella negoziazione tra le parti, assicurando un equilibrio tra i diritti e i doveri di entrambe.
Contratto collettivo aziendale successivamente alla entrata in vigore del T.U. sulla rappresentanza.
L’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011 e il Protocollo d’Intesa del 31 maggio 2013, hanno stabilito che i contratti collettivi aziendali, approvati dalla maggioranza delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie), sono vincolanti per tutte le associazioni presenti nell’azienda.
Il Testo Unico sulla Rappresentanza del 10 gennaio 2014 ha validato le regole precedentemente citate, stabilendo che i contratti collettivi aziendali esplicano i propri effetti nei confronti di tutti i lavoratori dell’impresa e vincolano tutte le associazioni sindacali aderenti alle Confederazioni firmatarie dell’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011, del Protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 e del T.U. (o che comunque tali accordi abbiano formalmente accettato), solo nel caso in cui siano stati approvati dalle rappresentanze costituite nell’azienda.
La procedura di approvazione implica che il contratto collettivo aziendale debba essere ratificato dai dipendenti attraverso una consultazione certificata, garantendo un’efficacia generalizzata. Nel caso di RSU, è necessaria l’approvazione dalla maggioranza dei componenti, seguendo le regole del T.U., mentre se si opta per il modello RSA, l’approvazione deve essere data dalle RSA stesse, rappresentative della maggioranza dei lavoratori.
Infine, per assicurare la massima partecipazione, nel caso in cui sia richiesto da almeno una organizzazione sindacale o dal 30% dei lavoratori, il contratto deve essere sottoposto a voto. In sintesi, il contratto collettivo aziendale, dopo l’introduzione del T.U., acquista piena efficacia e vincolatività solo dopo una specifica procedura d’approvazione, risultando fondamentale nello scenario della contrattazione di primo livello e nell’applicazione del Ccnl.
Contratto collettivo aziendale dopo il Testo Unico sulla Rappresentanza
L’art. 8 del DL 138/2011, convertito dalla legge n. 148/2011, ha introdotto la figura dei contratti di prossimità, per derogare direttamente al dettato normativo e ai contratti di categoria, anche se solo a determinate condizioni e per specifiche finalità. Questa previsione legislativa ha portato ad un’ampia discussione riguardo alla centralità del CCNL nel sistema della contrattualistica d’impresa e al possibile indebolimento della posizione del lavoratore.
Il ruolo dell’avvocato in fase di redazione contratti
Le parti sociali hanno ribadito la centralità del contratto nazionale di categoria come strumento deputato a garantire i trattamenti economici e normativi comuni a tutti i lavoratori del settore sul territorio nazionale. Tuttavia, l’importanza di un contratto aziendale per incentivare la produttività aziendale e il miglioramento dell’organizzazione del lavoro non è da sottovalutare.
Il ruolo dell’avvocato in queste situazioni è quello di fare incontrare le esigenze pratiche di aziende e lavoratori, facendo sì che gli accordi raggiunti siano conformi alle norme dell’ordinamento. Insomma, un esperto in diritto del lavoro potrà indicare all’azienda le eventuali possibilità di modifiche e gli interventi migliorativi.